La formazione di base e trasversale non è necessaria se, in ragione di pregresse esperienze lavorative, l’apprendista ha già acquisito le nozioni necessarie.
A chiarirlo è il Ministero del lavoro rispondendo ad un interpello del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei consulenti del lavoro . Il contratto di apprendistato è, attualmente, l’unico contratto a carattere formativo previsto nel nostro ordinamento. A fronte dell’impegno di formare l’apprendista, il datore di lavoro beneficia di alcuni incentivi, primo fra tutti un minor costo del lavoro. La formazione da erogare all’apprendista è di due tipi:
- professionalizzante;
- base e trasversale.
La prima, è svolta sotto la responsabilità e a cura del datore di lavoro.
La seconda, invece, nei limiti delle risorse annualmente disponibili, è di competenza pubblica e non può essere superiore a 120 ore nel triennio.
La formazione di base e trasversale deve avere come oggetto una serie di competenze di carattere “generale” che prescindono dalla specificità delle mansioni svolte. Ad esempio, nozioni riguardanti la sicurezza sul lavoro, l’organizzazione e la qualità aziendale, la capacità relazionale e comunicazionale, le competenze digitali, sociali e civiche, nonché alcuni elementi di base della professione.
Di norma, il contratto di apprendistato professionalizzante può essere stipulato con giovani di età compresa tra i 18 e i 29 anni. Tuttavia, per coloro che beneficiano di indennità di mobilità o disoccupazione può essere stipulato anche in deroga ai limiti di età previsti. In questi casi, è probabile che il lavoratore abbia già acquisito le opportune nozioni di base e trasversali. Lo stesso può accadere quando un giovane abbia già svolto un precedente contratto di apprendistato professionalizzante.
Ebbene, in entrambi i casi, chiarisce il Ministero, la formazione di base e trasversale è superflua, ultronea . D’altronde, sottolineano i tecnici del ministero, l’apprendistato senza limiti di età è una fattispecie del tutto peculiare, finalizzata ad assicurare il reinserimento di soggetti momentaneamente estromessi dal mercato del lavoro.