L’incentivo occupazione Mezzogiorno consente di azzerare i contributi previdenziali a carico del datore di lavoro per 12 mesi. Ok al cumulo con l’incentivo strutturale.
L’Anpal ha pubblicato l’atteso decreto che stabilisce quando e con quali lavoratori è possibile beneficiare dell’incentivo occupazione Mezzogiorno.
Requisiti e condizioni
L’incentivo spetta ai datori di lavoro privati imprenditori e non imprenditori (es. studi professionali) che, senza esservi tenuti, assumuno disoccupati:
- di età compresa tra i 16 ed i 34 anni;
- oppure di età pari o superiore a 35 anni, ma privi di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi.
La sede di lavoro deve essere ubicata:
- in una regione “meno sviluppata” (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia);
- oppure in una regione “in transizione” (Abruzzo, Molise e Sardegna).
L’assunzione deve avvenire:
- con un contratto di lavoro a tempo indeterminato, anche a scopo di somministrazione;
- oppure con un contratto di apprendistato professionalizzante;
L’incentivo occupazione Mezzogiorno è riconosciuto anche se l’assunzione è a tempo parziale. Via libera anche alle trasformazioni a tempo indeterminato di rapporti a termine. Restano eslcusi dal bonus le assunzioni con contratto di lavoro intermittente e domestico.
Il lavoratore non deve aver avuto un rapporto di lavoro negli ultimi sei mesi con lo stesso datore di lavoro che procede all’assunzione. Questo requisito non è richiesto in caso di trasformazione di un rapporto a termine.
L’incentivo occupazione Mezzogiorno è pari alla contribuzione previdenziale a carico del datore di lavoro, escluso i premi Inail, per un periodo di 12 mesi. L’importo massimo dell’incentivo non può eccedere gli 8.060 euro all’anno (da riproporzionare per i part-time). Il limite massimo va frazionato per mese.
Cumulo con l’incentivo strutturale
L’incentivo occupazione Mezzogiorno è cumulabile esclusivamente con l’incentivo strutturale all’occupazione giovanile previsto dalla legge di stabilità 2018 . Quest’ultimo, lo ricordiamo, prevede la riduzione dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro per 3 anni nella misura del 50%. Dunque, se il lavoratore assunto soddisfa i requisiti per entrambi gli incentivi, il datore di lavoro potrà beneficiare di uno sconto pari al 100% nel primo anno di assunzione (ma non oltre 8.060 euro) e del 50% nei successivi due.
Gestione dell’incentivo
La gestione dell’incentivo – che rientra tra gli “aiuti de minimis” – è affidata all’Inps. L’istituo previdenziale, con cadenza mensile, comunicherà all’Anpal i dati relativi agli importi prenotati ed erogati, nonchè il saldo disponibile. L’importo stanziato è 500 milioni di euro.
La fruizione dell’incentivo è subordinata alla presentazione di un’istanza preliminare all’Inps. L’Istituto, fatte le verifiche del caso, prenota l’importo e lo comunica al datore di lavoro. Entro i successivi dieci giorni, quest’ultimo, provvede – ove non abbia già provveduto – ad effettuare l’assunzione dandone conferma all’Inps.
Per la completa gestione dell’incentivo manca solo la circolare Inps, attesa per l’inizio di febbraio.
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