La Corte di Cassazione fa chiarezza sul lavoro familiare. Consolidando un orientamento formatosi negli anni, ribadisce la possibilità di instaurare un genuino rapporto di lavoro subordinato tra soggetti legati da un vincolo familiare. Secondo l’Istituto previdenziale, nei rapporti di lavoro tra familiari, vi è una presunzione di gratuità. In altre parole, le prestazioni svolte dai familiari sono sempre rese per motivi affettivi (benevolentiae vel affectionis causa). Sulla base di questo convincimento, gli ispettori dell’Inps hanno (spesso) disconosciuto rapporti di lavoro …